Il costo della terapia è realmente basso e non si rendono necessari molti farmaci per il successo terapeutico ed il controllo del dolore. E’ inoltre possibile evitare ricoveri, degenze e costi sociali. Il paziente riprende l’attività lavorativa rapidamente: è quindi assolutamente inspiegabile che possano esistere ostacoli alla diffusione della terapia con il più antico principio attivo sclerosante del mondo, ignorandone la diversa azione biologica sui tessuti, qualora non sia desiderabile per il paziente un’azione sclerosante e dunque chimicamente troppo aggressiva per la matrice cellulare ed il citoscheletro oltre che per i delicatissimi fattori proteici rigenerativi cellulari. Per garantire la stabilità del risultato clinico occorre però ripetere più sedute anche se a distanza di pochi mesi (2-3 mesi l’una dall’altra). Dobbiamo infatti considerare i fattori di crescita cellulare come il concime fertilizzante delle cellule staminali autologhe nei nostri tessuti biologici. Così sul concime che uso più di frequente è scritto:
Dosi d’impiego
Limoni ed altri agrumi:
Concimare al momento del trapianto, a fine inverno, in primavera e alla fine dell’estate
(ed in effetti considerando le ragioni climatiche dove vivo, personalmente l’impiego sempre già a fine agosto, fine settembre, fine ottobre e metà novembre). E con meravigliosi risultati!